Negli ultimi anni si sta sempre piu' diffondendo la cultura del mangiare prodotti locali. Cio' per vari motivi, non ultimo un effetto moda, dettato dal mangiare meno ma mangiare meglio, tenersi in forma mangiando naturale etc
Questo ritorno alle origini fa solo bene sia alla nostra salute, che a tutto il mondo agricolo locale, che trova ossigeno nel cedere i propri prodotti direttamente al consumatore piuttosto che cederli a prezzo di costo a grandi industrie di trasformazione o alla grande distribuzione.
E' assolutamente vergognoso il prezzo del latte accordato agli allevatori che riesce a malapena a coprire i costi di produzione. Questi prezzi sono frutto di una globalizzazione voluta dalle multinazionali criminali dell'alimentazione che non hanno remore nel trattare il latte italiano al pari del latte proveniente da paesi senza normative di alcun tipo che impongano il rispetto del consumatore, degli animali, dell'ambiente, tutto sacrificato in nome del dio profitto.
e quindi noi paghiamo 1,70 euro al litro un latte che viene pagato 30 centesimi. La differenza sembra un po' tanto per essere un margine equo a copertura di costi di trasformazione e distribuzione.
Al pari, e ancor piu' scandaloso, e' lo spacciare come latte italiano del latte che di italiano ha solo l'ultimo processo di scrematura, essendo proveniente da polonia, lituania o altri paesi dell'est.
C'e' solo da sperare che il ministro Zaia, che e' il primo ministro dell'agricoltura nella storia della repubblica italiana che ha un livello adeguato di competenza e voglia di fare e cambiare, porti a termine il discorso della tracciabilita' del latte come di altri prodotti che finiscono quotidianamente sulle nostre tavole.
Cosa possiamo fare noi?
Ognuno di noi, nel suo piccolo, deve cercare di consumare prodotti che provengano dal proprio territorio, dal latte al riso, dal miele al formaggio etc etc.
Un gesto quotidiano che fa bene a se' stessi, al proprio portafoglio e all'essere lombardi doc, e' comprare il latte dalle casette del latte ormai diffuse nei nostri comuni. Certamente e' meno pratico che comprare il latte al supermercato, metterlo in frigo e ricordarsene quando e' il momento di berlo. C'e' da bollirlo (consigliato per i bambini e anziani), c'e' da portarsi la propria bottiglia...pero' e' molto piu' buono (dopo che si beve questo latte, quello comprato sembra acqua sporca), costa meno, inquina meno, si sa da dove viene, e consente a chi si spacca la schiena da mattina a sera per far andare avanti un'azienda agricola di avere un giusto guadagno rispetto alla miseria concessa dai vampiri dell'industria del latte.