Ipotesi moschea a Lacchiarella.
La Lega Nord alza le barricate: "Scordatevelo"
da Giornalelibero.com 20/07/2009
LACCHIARELLA - A poco più di un anno dall'annuncio trionfante di Umberto Bossi e del ministro Maroni, "abbiamo chiuso la moschea di viale Jenner", si torna a parlare del trasferimento del centro islamico milanese in periferia.
Dopo l'ipotesi, evidentemente scartata, di alcuni Comuni come Arese e Lacchiarella e l'estate 2008 trascorsa dai musulmani del capoluogo a pregare al velodromo Vigorelli e al PalaSharp, voci accreditate danno il Parco Agricolo Sud Milano come possibile, definitiva destinazione. Sulla proposta starebbe ragionando il prefetto Gian Valerio Lombardi, assieme al Comune di Milano e alla Regione Lombardia. In particolare il Comune designato sarebbe Lacchiarella, di cui si parlava già un anno fa. Ma dalla zona cominciano a levarsi i primi scudi. Quelli - nemmeno a dirlo - della Lega Nord.
''Non accetteremo mai la costruzione di una nuova moschea nel Parco agricolo Sud Milano'', tuona Marco Rondini, deputato della Lega Nord e segretario provinciale del Carroccio della Martesana. ''La qualità della vita dei milanesi - continua - non può andare a discapito di quella dei cittadini dell'hinterland. Il sindaco Letizia Moratti non può pensare di scaricare sui paesi della provincia tutti i suoi problemi: dai campi rom, agli inceneritori, alle moschee. Il primo cittadino meneghino farebbe meglio a concentrarsi sulle cose che non vanno nella sua città, visto che persino il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha recentemente osservato che in quanto a sporcizia, in certe zone sembra di stare più in Africa che a Milano''.
"SERVE UN REFERENDUM"
''Prima di prendere qualsiasi decisione - sottolinea Rondini - si deve indire un referendum per sentire l'opinione dei cittadini. Quanto a Podestà, mi auguro non si dimentichi di essere prima di tutto il rappresentante di una maggioranza che comprende anche la Lega Nord. Il nostro movimento - ribadisce Rondini - è contrario alla costruzione di nuove moschee, che non sono semplici luoghi di culto, ma centri 'politici', nei quali spesso transitano terroristi, vengono svolti affari illeciti e, nel migliore dei casi, si predica l'odio nei confronti dell'Occidente".
''E' venuto il momento di chiederci - aggiunge Rondini - se simili strutture siano da considerarsi incompatibili con la nostra società e quindi si debba vietarne sempre la costruzione. Noi faremo il possibile per fermare l'innalzamento di un minareto all'interno del Parco Sud o in uno qualsiasi dei Comuni limitrofi. Ci battiamo da sempre per la tutela e la conservazione di questo territorio dalla speculazione edilizia. A maggior ragione - conclude il deputato - lo difenderemo dall'avanzata dell'Islam''.