Il Consiglio Comunale di Lacchiarella nella seduta del 29 luglio 2009 non ha approvato il punto all'ordine del giorno proposto dal gruppo Pdl-Lega Nord per combattere il fenomeno della prostituzione nelle strade del territorio comunale (principalmente sulla provinciale cosiddetta "binasca").
Il Comune di Lacchiarella dichiara ufficialmente che non intende utilizzare uno strumento legislativo messo a disposizione dallo Stato, su iniziativa del Ministero dell'Interno, per combattere la prostituzione.
Quindi non si fara' nulla di concreto per cercare di risolvere questa piaga sociale, i cui effetti sono:
1) problema di decoro del territorio comunale
2) grave pericolo per la circolazione stradale
3) effetti negativi sull'educazione dei minori
4) effetti negativi sull' immagine della citta', sui cittadini e sulle attivita' produttive e commerciali
Le motivazioni addotte dal Sindaco sono che il Comune non ha i mezzi economici e uomini per l'applicazione di tale ordinanza.
Sono tutte scuse per nascondere la sua mancanza di coraggio e iniziativa, senza considerare che le multe per coloro che si fermano o caricano prostitute coprirebbero i costi dell'operazione oltre che scoraggerebbero i clienti.
Il rimedio per combattere la prostituzione, secondo il consiglio comunale, e' principalmente il recupero sociale delle prostitute, che l'esperienza insegna sia un metodo che da' risultati quasi nulli (e inoltre c'e' da chiedersi perche' con i soldi di tutti dobbiamo cercare di redimere le prostitute, con tutti i problemi irrisolti che abbiamo)
Il Sindaco e' in grado di fare qualcosa di innovativo per i propri cittadini, o ha sempre bisogno che altre istituzioni (Provincia Regione Prefetto) gli portino le soluzioni?
Da soli non riusciamo proprio a far niente?
Il Sindaco e' in grado di motivare e comunicare con la Polizia Locale e valorizzarne la loro opera insostituibile e sempre in linea con le aspettative della cittadinanza?
Concludendo, ancora una volta, pur avendo a disposizione uno strumento legislativo efficace, utilizzato in tantissimi comuni nel resto d'Italia, il Comune decide di non utilizzarlo e lasciare andare le cose come sono sempre andate. Quindi le leggi esistono, il Comune non le applica, e a pagarne le conseguenze siamo tutti noi.